Convegno “Arte Insieme – cultura e culture senza barriere” IV EDIZIONE – MAGGIO 2011
Si svolgerà ad Ancona sabato 7 maggio presso la nuova sede del Museo Tattile Statale Omero il convegno “Arte Insieme – cultura e culture senza barriere”. Tra i relatori è prevista la partecipazione del critico d'arte Philippe Daverio.
Liceo Artistico “Edgardo Mannucci”
Museo Tattile Statale Omero
ARISM Associazione Regionale Insegnanti Specializzati delle Marche
FADIS Federazione Associazioni di Docenti per l’Integrazione
Scolastica
in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale per le Marche
Convegno “Arte Insieme – cultura e culture senza barriere”
ANCONA
Nuova sede del Museo Omero presso la Mole Vanvitelliana di Banchina da Chio 28, Ancona
7 MAGGIO 2011
Valorizzare l'arte e l'espressione artistica come risorse per l'educazione e la crescita personale di tutti, in particolare delle persone con disabilità ma anche delle persone svantaggiate per provenienza da culture altre o per condizione sociale, promuovere una maggiore consapevolezza e iniziative mirate a favorire l'accessibilità al patrimonio culturale e museale, soprattutto alle persone con minorazione visiva, favorire nei giovani la conoscenza dei principali protagonisti e dei molteplici linguaggi dell'arte contemporanea, queste le finalità del progetto Arte Insieme – cultura e culture senza barriere – e questi i temi oggetto dell’omonimo convegno.
Nella prima sessione, denominata “arte e integrazione: un modello pedagogico possibile”, si porrà l’accento sull’importanza dell’istruzione artistica e sulla sua capacità di promuovere la creatività, l’espressione plurale, il confronto, la sensibilità. Si delineerà, quindi, un quadro pedagogico volto a favorire, attraverso un'azione sinergica tra i principali attori sulla scena educativa, la scuola e i musei, il processo di integrazione sociale e culturale delle persone con esigenze speciali.
Nella seconda sessione, denominata “Rispondere toccando. Il tatto e l'emozione estetica” l'attenzione verrà posta sulle straordinarie possibilità offerte da un approccio all'arte non solo basato sulla vista ma sull’intera nostra sensorialità, dove il tatto in particolare si dimostra capace di arricchire in maniera sorprendente il dialogo estetico con l’opera d’arte. L’arte stessa, d’altronde, a cominciare da quella teorizzata da F.T. Marinetti nel suo Manifesto sul Tattilismo, di cui ricorre quest’anno il novantenario della pubblicazione, sollecita la questione della sua toccabilità. Essa ci ricorda come le opere plastiche o materiche, come scrive Mikel Dufrenne, “appartengono al regno del tangibile: esse possono risvegliare in noi il desiderio di assaporare il tattile” .
Verranno presentate, infine, le opere appositamente realizzate dal maestro Walter Valentini, testimonial della IV manifestazione Arte Insieme, per la collezione di scultura contemporanea del Museo Omero.
Relatori: Roberto Farroni (Presidente Museo Omero), Alfio Albani (Dirigente Scolastico Liceo Artistico “E. Mannucci”), Nicola Quirico (Presidente FADIS), Andrea Socrati (Responsabile Progetti Speciali Museo Omero), Aldo Grassini (Fondatore Museo Omero e membro del Comitato di Direzione), Philippe Daverio (Critico d’Arte).
Programma
09.00 registrazione dei partecipanti
09.30 saluti delle autorità
I sessione
Arte e integrazione: un modello pedagogico possibile
modera andrea socrati
10.00 roberto farroni, il Museo Omero: un modello di inclusione
10.10 alfio albani, istruzione artistica e integrazione
10.20 nicola quirico, la scuola che include: potenzialità e criticità
Pausa
II sessione
Rispondere toccando. Il tatto e l'emozione estetica
modera roberto farroni
10.50 walter valentini, presentazione opere
11.00 andrea socrati, arte tattile: da marinetti a tagliaferri
11.10 aldo grassini, il tatto e l’emozione estetica
11.30 philippe daverio, sensibilità in dialogo
12.30 dibattito
13.00 conclusione
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria entro il 30 aprile
Informazioni e adesioni
Museo Tattile Statale Omero
Via Tiziano, 50 - 60125 Ancona
Tel 071 28 11 935
Fax 071.2818358
email: info@museoomero.it
website: www.museoomero.it
web vocale 800202220
Approfondimenti on line
ARTE INSIEME CULTURA E CULTURE SENZA BARRIERE
WALTER VALENTINI
Walter Valentini è nato a Pergola (Pesaro). Tra il 1947 e il 1948 è a Roma e nel 1949 a Milano dove ha come maestri Max Huber, Albe Steiner e Luigi Veronesi. Nel 1950 lascia la Lombardia per Urbino, dove risiede sino al 1955 e frequenta l’Istituto di Belle Arti (Scuola del Libro). E’ qui che scopre l’arte incisoria. Qui viene anche in contatto con la cultura rinascimentale di cui la città marchigiana conserva fondamentali testimonianze che lasceranno tracce profonde nella sua futura attività. In quegli anni Valentini si dedica prevalentemente alla ricerca in campo grafico e incisorio, partecipando anche ad alcune rassegne specializzate. Lascia Urbino, terminati gli studi, per tornare nel 1955 a Milano, dove da allora risiede. A Milano svolge attività professionale nella grafica, applicandosi con progressiva attenzione alla pittura. E’ un universo geometrico che lo affascina, carico di risonanze che in un primo momento sembrano anche registrare echi della Metafisica dechirichiana. Sono appunto questi aspetti più propriamente formali che Valentini precisa negli anni Settanta, anche dal punto di vista tecnico, in un fertile interferire di esperienze calcografiche e pittoriche con caratterizzante attenzione, oltre che ai processi esecutivi e ai materiali, alla determinazione dello spazio, con le implicite, necessarie valenze temporali. Lungo una via che alla fine del decennio, in opere ormai dominate dal bianco, lo porta ad una asciutta concisione, esplicata anche nelle ampie dimensioni dell’intervento ambientale e che approderà, negli anni Ottanta, ai risultati ormai definitivi delle “Stanze del tempo” e del “Muro del tempo”, che trovano nuovo sviluppo nella serie dedicata alla “Città del sole” e alla “Città ideale”, e quindi nelle grandi tavole del ciclo “Le misure, il cielo”. Sempre più frequenti le partecipazioni espositive, anche fuori d’Italia, mentre si infittiscono i contributi critici sul suo lavoro e i riconoscimenti, in Italia e fuori. Nel 1979 l’Università del Massachuttes di Boston lo invita ad un seminario nell’ambito di una mostra di artisti italiani “Birth of the work”. Nel 1982 ottiene il primo premio alla Biennale Internazionale di Ibiza e di Listowel. Nel 1984 gli viene assegnato il Grand Prix della X Biennale Internazionale di grafica di Cracovia, che nel 1986 gli organizza una mostra personale antologica a Cracovia e a Torun. Nel 1988 realizza una installazioine nella sala dei monaci dell’Abbazia di S. Maria in Castagnola a Chiaravalle (Ancona) e una grande opera su tavola “La città del Sole”, per la Camera del Lavoro di Reggio Emilia. Nel 1989 è invitato a Lubiana, con una sala personale, alla XVIII Biennale Internazionale di Grafica. Nel medesimo anno viene allestita una mostra antologica della sua opera grafica e pittorica nel palazzo dell’Arengo della città di Rimini. Sono del 1990 due grandi opere per l’edificio della Ashford Properties di Greenwhich, Connecticut (USA) e l’installazione per il Museo di Siegburg (Germania); del 1991, l’installazione “Lo spazio, il tempo” per l’Harris Concert Hall di Aspen, Colorado (USA) e “La città ideale” per il Palazzo Montani-Antaldi, Pesaro; del 1992, l’installazione “Il labirinto della Memoria” alla Frearte di Milano. Sempre più numerose le mostre personali in gallerie private e musei: italiani (a Milano nel 1990 e nel natio Comune di Pergola nel 1993) e stranieri (Boston, Stoccolma, Amburgo, Colonia, New York, Aspen, Tokyo, Monaco, Siegburg, Vienna, Ankara). Tra il 1995 e il 1996 la personale “L’espace, le temps”, nella Galerie Dionne di Parigi e ancora nel 1996 partecipa alla XXXéme Prix Internazionale d’Arte Contemporanea di Montecarlo (Principato di Monaco) e ottiene il “Prix Gabriel Ollivier”. Nel 1997 è invitato alla XLVII edizione della Biennale di Venezia, nella sezione “Unimplosive Art” (verso la nuova Classicità) e nel 1999 alla Quadriennale di Roma. Sempre nel 1999 e poi nel 2000 espone all’Istituto Italiano di cultura di Washington, Chicago e Vancouver: “Walter Valentini nei canti di G. Leopardi”.
Nel 2001 una vasta mostra antologica, “Walter Valentini. Sulle tracce dell’infinito” è allestita a Palazzo Magnani di Reggio Emilia. Da luglio a settembre del 2002 il Comune di Sassoferrato (Ancona) nell’ambito della 52 Rassegna Internazionale d’Arte G.B. Salvi, organizza la mostra “Il cielo di Walter Valentini” allestita negli ampi spazi del Palazzo dell’ex Pretura. Nel 2003 si inaugura a Loano, nell’ambito dell’iniziativa patrocinata dal Comune: “Loano Fontane d’Arte”, l’opera “Le misure, il cielo”, fontana con scultura in bronzo di cm. 300x190. Nel 2005, ancora a Loano, è allestita a Palazzo Doria la mostra “La voce silenziosa delle stelle”.
Sempre nel 2005 vince il Premio Città di Staffolo (Ancona) ed il 56° Premio Michetti “In & Out. Opere e ambiente nella dimensione Glocal” a Francavilla al Mare (Chieti). Nell’aprile 2006 si inaugura la mostra “Verso Aldebaran”, curata da Marisa Vescovo, alla Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia.
Il 26 aprile 2006 viene inaugurata in Piazza S. Ambrogio a Milano la scultura “Memoria” realizzata in bronzo patinato (cm. 350x82x142) in ricordo dei caduti della Divisione Vicenza durante la campagna di Russia nel 1941-1943. Ancora nel 2006, al Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC) di Milano viene presentato il libro d'arte "Mario Luzi, Walter Valentini. Vetrinetta accidentale", edito dall'Associazione "Cento amici del libro", con l'esposizione delle matrici e dei fogli impressi sui torchi a mano calcografici e tipografici. Si dedica inoltre, con l'ausilio del maestro d'arte Lino Reduzzi, anche nella tecnica del mosaico realizzando opere in spazi pubblici e privati. Nel 2008, a Parigi, è allestita alla Galleria La Hune Brenner una mostra di opere su carta. Sempre nel 2008, gli Assessorati alla Cultura della Regione Marche e del Comune di Ancona organizzano negli splendidi e ampi spazi della Mole Vanvitelliana la mostra antologica "E' una notte stellata. Ecco il progetto". Contemporaneamente viene installata, in modo permanente, all'interno del tempietto (sempre del Vanvitelli) situato al centro dell'ampio Cortile, la scultura "Arco del cielo", in bronzo patinato, di
cm. 275x35x30. Nell’occasione viene edita dall’editrice Skira un ricco Catalogo che illustra cinquanta anni del suo percorso artistico. Nel 2010 alla Galleria La Steccata di Parma viene allestita la mostra con opere su tavola e sculture: “Le misure, il cielo” con opere su tavole e sculture che vanno dal 1977 al 2010. Nell’ottobre 2010, alla Galleria l’Originale, sono in mostra “Puntesecche, Acqueforti, Opere su carta a mano, Libri d’artista, Sculture” e alla Galleria Il Castello, la personale “Walter Valentini. Le misure, il cielo”. Rilevante anche l’attività di Valentini nell’illustrazione - in edizioni pregiate a tiratura limitata - di testi letterari di autori classici e contemporanei, tra i quali: Tommaso Campanella, Giacomo Leopardi, Guido Ballo, Mario Luzi, Giacomo Oreglia, Basilio Reale, Robert Walser. Ha svolto anche un’intensa attività didattica, insegnando arte dell’incisione alla Nuova Accademia di belle Arti di Milano dal 1983 al 1985 di cui è stato anche Direttore.
(Fonte sito http://www.waltervalentini.com)
PHILIPPE DAVERIO
Philippe Daverio è nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia, e vive a Milano dove ha avuto inizio la sua attività di mercante d’arte. Quattro le gallerie d’arte moderna da lui inaugurate, di cui due a New York. Assessore alla Cultura a Milano dal 1993 al 1997, si è occupato del restauro e del rilancio di Palazzo Reale a Milano. Opinionista per “Panorama”, “Liberal”, “Vogue”, “Gente”, consulente per la casa editrice Skira, Philippe Daverio si è sempre definito uno storico dell’arte. Così infatti lo ha scoperto il pubblico televisivo di Raitre: nel 1999 in qualità di “inviato speciale” della trasmissione Art’è, nel 2000 come conduttore di Art.tù, oggi autore e conduttore di Passepartout, programma d’arte e cultura che ha avuto grande successo e ha notevole riconoscimento di critica e di pubblico.
Si occupa inoltre di strategia ed organizzazione nei sistemi culturali pubblici e privati, e svolge attività di docente: è incaricato di un corso di Storia dell’arte presso lo IULM di Milano, e di corsi di Storia del design presso il Politecnico di Milano. Dal 2006 Philippe Daverio è Professore Ordinario di "Sociologia dei processi artistici", presso l'Università degli Studi di Palermo, facoltà di Architettura - dipartimento Design.
Da marzo 2008 è il nuovo direttore della prestigiosa rivista d’arte Art e Dossier, della casa editrice fiorentina Giunti
Da dicembre 2010 è anche autore e il conduttore di Emporio Daverio su RaiCinque, una proposta di invito al viaggio attraverso le città d’Italia e le unità minori del Belpaese, una introduzione al museo diffuso e uno stimolo a risvegliare le coscienze sulla necessità d’un vasto piano di salvaguardia.
Foto: Philippe Daverio, Treptower Park, Berlino
"Ancona come capitale mondiale della percezione”. È la sfida che lancia Philippe Daverio, noto volto di RaiTre e storico dell’arte, a margine del convegno che si è tenuto alla Mole Vanvitelliana per la rassegna “Arte insieme. Cultura e culture senza barriere”. (tratto da Vivere Ancona "Arte Insieme": due opere del maestro Valentini donate al Museo Omero di Marco Porcu)
Museo Omero: Le foto del Convegno Arte Insieme.