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MIUR Nota n. 32839 03/11/2016 Formazione dei referenti/coordinatori dei processi sui temi della disabilità e dell’inclusione

Emanata dal MIUR la nota n. 32839 del 03/11/2016 inserente la formazione dei referenti/coordinatori dei processi sui temi della disabilità e dell’inclusione.


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MIUR Nota n. 32839 03/11/2016
Formazione dei referenti/coordinatori dei processi sui temi della disabilità e dell’inclusione. Seconda annualità. Priorità 4.5 del Piano per la formazione docenti 2016- 2019.


Premessa
Nel quadro delle iniziative formative avviate lo scorso anno, sulla base della nota AOODGPER n.37900 del 19/11/2015 e delle linee strategiche indicate nella priorità 4.5 ( inclusione e disabilità) del Piano per la formazione dei docenti 2016-2019, questa Direzione Generale intende proseguire il percorso di formazione rivolto alla figura di referente/coordinatore per l’inclusione. Questa figura di coordinamento, opportunamente formata, può infatti costituire un punto di riferimento nell’istituzione scolastica sui temi dell’inclusione e della disabilità favorendo anche l’effettiva applicazione dell’art.1 coma 71 lettera a) della L.107/2015. Il referente/coordinatore per l’inclusione avrà anche il compito di trasferire le competenze professionali acquisite nell’ambito della propria comunità professionale, secondo modalità operative concordate con il dirigente scolastico (collegio dei docenti tematico, gruppi di lavoro, momenti informativi e formativi, proposte di ricerca didattica, etc.).

1. I destinatari dell’attività formativa
L’iniziativa formativa che si propone nel presente avviso, vede come destinatari i 10.000 docenti che hanno partecipato positivamente al percorso formativo dello scorso anno scolastico. E’ consentito il subentro di un nuovo docente debitamente incaricato dal dirigente scolastico di svolgere la medesima funzione nell’istituto. Si rammenta, comunque, che l’attività formativa è in particolare rivolta ai docenti specializzati per il sostegno, con l’obiettivo di rafforzarne l’identità professionale, la continuità di presenza, l’assunzione di compiti di sistema, con specifica attenzione alle attività delle reti di scuole, dei CTI/CTS.

2. Le caratteristiche del modello formativo e l’organizzazione della formazione
Ciascun percorso formativo avrà una durata complessiva di 50 ore, pari a due unità formative. Una unità formativa di 25 ore comprende, di massima: 8-12 ore di lezioni e attività laboratoriali in presenza; 6-8 ore di esercitazioni, tutoring, pratica didattica; 8- 10 ore di studio, documentazione, lavoro on line. Le tipologie di attività potranno essere liberamente composte sulla base dei bisogni formativi rilevati. In questo secondo anno sarà importante prevedere prioritariamente attività laboratoriali realizzate attraverso casi pratici, project work, etc., coinvolgendo attivamente anche altri attori (famiglia, operatori socio-sanitari del territorio, associazionismo, strutture del terzo settore, enti locali). Ciò anche al fine di impegnare i partecipanti nell’elaborazione di prototipi di accordi inter-istituzionali, di modelli e ipotesi di formazione in servizio, di analisi di casi e sviluppo di strategie didattiche inclusive, di continuità e orientamento al “progetto di vita”, ecc.
I temi che potranno essere affrontati saranno afferenti agli argomenti già elencati nella precedente nota AOODGPER n. 37900 del 19/11/2015 e a quanto indicato al paragrafo 4.5 del Piano per la formazione dei docenti 2016-2019. Trattandosi di un livello “avanzato”, gli approfondimenti riguarderanno una o più delle tematiche di seguito elencate, anche in relazione al patto formativo da condividere con i frequentanti i corsi, visti come protagonisti attivi della loro formazione. Si dovrà comunque evitare l’eccessiva segmentazione dei contenuti, per privilegiare l’approfondimento laboratoriale su temi essenziali, connessi alla funzione che poi si dovrà interpretare sul campo.

- La Diagnosi Funzionale (o il profilo di Funzionamento): comprendere i bisogni dell’alunno con disabilità attraverso un dialogo efficace con la famiglia e gli operatori socio-sanitari;
- Il Piano Educativo individualizzato: il coinvolgimento attivo del consiglio di classe, della famiglia e degli operatori socio-sanitari per la formulazione di un documento che descriva le misure (in termini di utilizzazione di risorse umane e materiali assegnate) per la realizzazione del successo scolastico dei singoli alunni con disabilità;
- L’individuazione degli strumenti di valutazione periodica e finale dei risultati dell’inclusione dei singoli alunni con disabilità;
- L’individuazione degli indicatori per autovalutare la qualità inclusiva realizzata durante l’anno scolastico nelle singole classe e nell’istituto (anche in connessione con il RAV, il Piano di miglioramento, e il Piano per l’inclusione).

A conclusione del percorso formativo, verrà rilasciato un attestato descrittivo del percorso svolto e delle esperienze formative realizzate.
In linea con quanto previsto dalla nota AOODGPER n. 37900 del 19/11/2015, per ciascuna iniziativa verranno assegnate risorse finanziarie pari a euro 3.500 (tremilacinquecento/00). La durata di ciascun percorso formativo dovrà essere di 50 ore ( corrispondenti a due unità formative). Ad ogni percorso formativo potrà partecipare un numero di corsisti non superiore a 40.

3. I soggetti erogatori della formazione
Nello svolgimento delle attività, le Istituzioni scolastiche titolari della gestione dei corsi potranno avvalersi prioritariamente di esperti, formatori e tutor provenienti da strutture universitarie, da associazioni ed enti riconosciuti. In considerazione delle specificità dei temi, nonché della disponibilità manifestata, si potrà ricorrere anche alla collaborazione di formatori ed esperti delle Associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari, su temi attinenti la loro funzione (Elenchi regionali degli esperti individuati dalle federazioni delle associazioni delle persone con disabilità in allegato al Decreto della Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione n.6080 del 24/10/2014), singoli esperti e/o formatori, ecc., ferma restando la funzione di direttore del corso affidata al dirigente scolastico la cui scuola risulta titolare del finanziamento.

4. Compiti degli USR
Ogni Ufficio Scolastico Regionale è invitato ad avviare i necessari contatti con i diversi soggetti (scuole titolari dei corsi, agenzie formative, esperti, associazioni), al fine di prefigurare l’organizzazione territoriale più consona e rispondente ai bisogni per i referenti/coordinatori per l’inclusione inquadrando l’iniziativa nella più ampia programmazione delle azioni formative connesse anche allo sviluppo del Piano per la formazione dei docenti 2016-2019.
La ri-progettazione delle attività sarà anche l’occasione per compiere un monitoraggio ed una verifica puntuale della consistenza quantitativa e qualitativa dei corsi della prima annualità vertenti sul medesimo oggetto. A tal fine si suggerisce di coinvolgere lo staff regionale della formazione, nonché i gruppi e gli uffici di diretto interesse per la promozione ed il supporto delle iniziative formative che verranno organizzate e realizzate dalle scuole del territorio.

In via eccezionale per il corrente anno scolastico, e considerata la necessità di garantire l’avvio immediato della formazione per i docenti referenti coordinatori dei processi sui temi della disabilità e dell’inclusione (II annualità) nell’a.s. 2016-2017 ed essendo il modello organizzativo territoriale, adottato a seguito della nota DGPER n.37900 del 19/11/2015, già ampiamente consolidato sul territorio, le istituzioni scolastiche già individuate a livello regionale, e destinatarie dei fondi per l’anno 2015-2016, sono riconfermate quali titolari della gestione amministrativo-contabile dei finanziamenti per il corrente a.s. 2016-2017.
Gli Uffici scolastici regionali avranno cura di comunicare entro e non oltre il 14 novembre 2016, all’indirizzo mail formazione.scuola@istruzione.it ,avente oggetto formazionereferentiinclusione, attraverso la scheda in allegato 2 alla presente nota, i dati relativi all’ammontare delle risorse che si intendono assegnare alle singole Istituzioni scolastiche, tenuto conto di quanto previsto dalla nota e nel limite complessivo del budget preventivato per ogni regione ( Allegato 1). E’ possibile per gli Uffici scolastici regionali comunicare variazioni rispetto alle scuole-polo già individuate lo scorso anno inviando, entro i predetti termini, una nota a firma del Direttore generale regionale, in allegato alla mail.
Inoltre il finanziamento è comprensivo della quota pari al 3% da destinarsi a misure regionali di coordinamento, incontri, conferenze di servizio, monitoraggio e supporto, e verrà attribuito alla scuola-polo del capoluogo di regione.
Con successiva nota operativa verranno fornite indicazioni di natura amministrativo-contabile circa l’erogazione, la gestione e la rendicontazione delle relative risorse finanziarie.
Si ringrazia per la consueta fattiva collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Maria Maddalena Novelli

Allegato 1 – Elenco ripartizione delle risorse finanziarie Allegato 2 – Scheda Istituzioni scolastiche
(Allegati non disponibili su questo sito)