SUPERABILE - Emilia Romagna, Fadis: "Crescono gli alunni disabili, soprattutto alle superiori"
Intervista al presidente FADIS pubblicata dal sito Superabile nella sezione "inchieste e dossier" il 2 settembre 2011.Emilia Romagna, Fadis: "Crescono gli alunni disabili, soprattutto alle superiori"
Cresce il numero dei docenti di sostegno perché aumentano gli studenti disabili, soprattutto nella secondaria superiore. Lo dice Nicola Quirico della Federazione associazione di docenti per l'integrazione scolastica
BOLOGNA - "Difficile parlare di numeri per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno, i numeri li dà il ministero e non c'è niente da dire. Ma il dato ufficiale (94.430) dei nuovi docenti di sostegno dimostra che c'è questa esigenza". Nicola Quirico della Federazione associazione di docenti per l'integrazione scolastica (Fadis) commenta così i dati resi noti dal ministero dell'Istruzione sulle nuove assunzioni di docenti di sostegno per studenti con disabilità. "Le certificazioni non sono fatte dai docenti di sostegno, ma dai medici delle Asl che le centellinano - continua - Ciò significa che sono aumentati gli studenti disabili che si iscrivono a scuola". E secondo Quirico sono cresciuti soprattutto nelle scuole secondarie superiori. "Mi preme porre l'accento sulla scuola superiore perché è quella che accoglie il maggior numero di disabili ormai adulti, visto che molti vi arrivano anche a 16 o 17 anni, ed è stata toccata pesantemente dalla riforma, ma senza dare risposte in termini di risorse e di formazione dei docenti, sia iniziale che in servizio - spiega - Non si può riformare una scuola per decreto, ma è quello che è stato fatto". Quirico ricorda infatti che, da tre anni la formazione iniziale per i docenti è stata sospesa (da quando il ministro Gelmini ha chiuso la Ssis) e che ancora non si sa quando partirà il futuro percorso formativo. "Intanto ci sono migliaia di laureati che da tre anni attendono di abilitarsi e una forte presenza di docenti non specializzati assegnati ai disabili - afferma - Questo ritardo non ha giustificazioni se si vuole una programmazione del servizio di istruzione scolastica, al di là della disabilità".
Ma dove vanno cercate le ragioni di questo aumento di iscrizioni alle scuole secondarie superiori? "Innanzitutto, la scuola media non è professionalizzante ed è alle superiori che questi ragazzi possono essere inseriti in un percorso di avviamento al lavoro - chiarisce Quirico - e poi c'è una ragione di tipo sociale, soprattutto, nelle zone in cui mancano servizi sul territorio, e dove, una volta finite le scuole medie non si sa cosa far fare a questi ragazzi". Il rischio però, secondo Quirico, è che la scuola diventi una sorta di parcheggio per i ragazzi e le famiglie. "La scuola superiore è strategica per migliaia di ragazzini disabili e non, perché permette loro di accedere al mondo del lavoro: ecco perché c'è bisogno di una forte rete di servizi che si integrino con la scuola e c'è bisogno di investire le risorse finalizzando correttamente i percorsi di integrazione, altrimenti si rischia davvero di farla diventare un parcheggio". Non va dimenticato poi che, "per il miraggio di una scuola più vicina al mondo del lavoro e più professionalizzante", la maggior parte (circa il 50%) degli studenti disabili si iscrive negli istituti tecnici o nelle scuole professionali. "Sono scuole difficili in cui c'è un'altra percentuale di studenti stranieri, studenti in situazione di disagio o che provengono da medie inferiori con livelli di competenza più bassi, sono le scuole dove si è in prima linea". (lp)
(2 settembre 2011)
Fonte:
Superabile Inchieste e dossier: "Emilia Romagna, Fadis: "Crescono gli alunni disabili, soprattutto alle superiori"