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Comunicazione Facilitata integrata: Le Associazioni dei genitori delle persone con Autismo e Sindrome di Asperger dicono no

Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto di FANTASIA (Federazione delle Associazioni Nazionali a Tutela delle persone con Autismo e Sindrome di Asperger) e ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) che ribadisce la loro contrarietà all'utilizzo della comunicazione facilitata. Tale pratica è stata sconfessata anche dalla recente pubblicazione dell’Istituto Superiore di Sanità dedicata al trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti.
COMUNICATO STAMPA
Comunicazione Facilitata integrata

Molte scuole del Nord Italia hanno ricevuto l’invito all’iscrizione al corso di Comunicazione Facilitata integrata promosso dal Centro Medico Psicologico di Desenzano del Garda, organizzato dal Dr Maurizio Brighenti Dirigente Neuropsichiatria ULSS 20 di Verona.

Dopo la presentazione della guida per l’autismo 21 a cura dell’Istituto Superiore della Sanità, ci chiediamo come sia possibile che un referente ULSS possa propagandare ancora questo approccio ascientifico e anacronistico alle persone con autismo.

La Comunicazione Facilitata è una pratica in cui ci si avvale del cosiddetto facilitatore per la guida alla scrittura della persona con autismo. Questa tecnica è nata nel 1977 in Australia da Rosemary Crossley, insegnante in un Istituto per disabili motori con paralisi cerebrale e si è diffusa negli anni 90, anche per le persone con autismo.

Tutte le sperimentazioni effettuate non sono riuscite a dimostrarne l’efficacia e le prove impostate hanno sostanzialmente dimostrato che chi scrive è fondamentalmente il facilitatore (colui che sostiene il braccio o la mano del soggetto autistico).

La Comunicazione Facilitata è stata sconfessata anche dalla recente pubblicazione della Linea Guida 21 dell’Istituto Superiore di Sanità: Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti, che è stata presentata ufficialmente al pubblico presso l’Istituto Superiore di Sanità il 26 gennaio 2012.

Il gruppo di lavoro che ha redatto la Linea Guida 21 è formato da una cinquantina dei massimi esperti nazionali, insieme a due rappresentanti della Federazione Fantasia ed ha preso come base le linee guida sull’autismo della Scozia (SIGN) del 2007, aggiornandole con la letteratura scientifica internazionale sull’autismo, traendone indicazioni che sono fondamentalmente comuni anche ad altre linee guida recenti, come quelle dello Stato di NY (0-3 anni) e degli USA (2-12 anni) del 2011.

Questo documento fornisce un indirizzo chiaro e positivo agli operatori della scuola, della sanità e dei servizi sociali, perché applichino a tutti i bambini i trattamenti di cui è stata provata l’efficacia ed inoltre apre gli occhi alle famiglie, che nel vuoto istituzionale diventano facile preda di mercanti di illusorie terapie mai validate.

Come cittadini, contribuenti e genitori appartenenti alle più grandi associazioni italiane che si occupano di autismo ci sentiamo di fare queste considerazioni:

I dirigenti pubblici hanno il dovere di utilizzare al meglio le risorse economiche affidate, in questo momento particolarmente esigue. La formazione degli insegnanti, degli educatori e del personale che operano nella Scuola è questione centrale e dovrebbe essere organizzata con competenza e cognizione di causa con interventi pedagogici riconosciuti dalla letteratura scientifica.

Riteniamo ogni intervento pedagogico di non provata efficacia dannoso per il soggetto autistico, in quanto fa perdere tempo prezioso per la sua educazione, toglie risorse economiche alla famiglia e vanifica gli sforzi di tutti gli operatori onesti a scapito dei venditori di fumo.

A fronte di queste considerazioni ci si deve adoperare per ottimizzare l’efficienza dei servizi in vista della migliore inclusione nella scuola con gli strumenti riconosciuti idonei dalla Comunità Scientifica internazionale. In generale non si devono accettare proposte su presunte terapie per l’autismo quali osteopatia, psicodinamica, terapia familiare, Comunicazione Facilitata, shiatsu etc.. che nulla hanno a che vedere con il corpus di conoscenze scientifiche sulla educazione speciale basata su trattamenti abilitativi psicoeducativi e Comunicazione Aumentativa.

La Scuola deve dare tutto il suo appoggio agli insegnanti, educatori...etc e alle famiglie che scelgono gli interventi riconosciuti dalla Linea Guida 21.

15 febbraio 2012
Ing Giovanni Marino
Presidente Fantasia
www.fantasiautismo.org
Professoressa Liana Baroni
Presidente Angsa Nazionale
www.angsaonlus.org
e-mail: baroni liana@gmail.com

Post Scriptum:
Riportiamo qui sotto alcune delle raccomandazioni tratte dalla Linea Guida 21 ISS a pag. 64:
“Comunicazione facilitata La ricerca di letteratura condotta per questa linea guida non ha individuato alcuno studio sulla comunicazione facilitata con cui aggiornare i dati scientifici contenuti nella linea guida SIGN1, che rimangono immodificati. Il panel ha quindi stabilito di adottare la raccomandazione già formulata dal SIGN, basata su prove scientifiche ancora attuali e riportate nel paragrafo seguente.

Sintesi delle prove
La linea guida SIGN 1 riporta prove scientifiche forti, derivate da 2 revisioni sistematiche sulla comunicazione facilitata 2,3, che concludono che non ci sono dati per sostenere che i soggetti con autismo ricevono un aiuto nella comunicazione, ma che ci sono invece dati che comprovano che la comunicazione è prodotta dal “facilitatore”.

Proprio in considerazione delle implicazioni etiche sollevate da questi risultati rispetto all’integrità e alla dignità dei bambini e adolescenti con autismo, l’American Psychological Association ha approvato una risoluzione contraria all’utilizzo della comunicazione facilitata 4.

Raccomandazione:
“Si raccomanda di non utilizzare la comunicazione facilitata come mezzo per comunicare con bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico.”

Download:
Linea Guida 21 dell’Istituto Superiore di Sanità: Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti

Sitografie:
Autismo