Il Resto del Carlino: «Che emozione quando impenno con la carrozzina»
Ha avuto un grande eco sulla stampa nazionale il tema di un alunno di Mirandola (Mo) pubblicato in anteprima nel sito FADIS nella sezione "gli studenti raccontano".Il Resto del Carlino
«Che emozione quando impenno con la carrozzina»
Domenica, 12 ottobre 2003
MIRANDOLA. «Nella mia vita da pilota ho avuto solo carrozzine che servivano a muoversi all'interno di uno spazio piccolo. La carrozzina più bella che abbia utilizzato era blu: il colore non è il motivo della sua bellezza, la cosa che la rendeva speciale era la possibilità di fare impennate come su un vero ciclomotore». Inizia così il tema scritto da Pietro (foto), 13 anni. «Motorino, desideri e sogni di un adolescente», questo il titolo del componimento, non lo ha colto per nulla impreparato. Anzi. Il tema di Pietro è finito su Internet alla pagina http.//www.integrazionescolastica.it/artiche/160 curata dal FADIS (Federazione Associazione di Docenti per l'integrazione Scolastica) e ha ricevuto il plauso di tantissimi insegnanti italiani. Sì perché Pietro muove soltanto il capo, scrive col computer e a volte con la penna stretta tra i denti, eppure tra le righe del tema si legge l'amore per la vita, l'entusiasmo di -galoppare in motorino che in realtà è una carrozzella. «Mi piaceva tanto - prosegue il tema - che l'avevo chiamata -Bolide Rosso, anche se era blu: infatti il team che preferisco come GP è quello della Ferrari». Pietro racconta poi che «con quella carrozzina ho fatto di tutto e qualche volta mi sono anche fatto male a causa dell'eccessiva imprudenza». Ma è quando accomuna le sensazioni che prova sul mezzo a quelle potenziali vissute dai suoi coetanei sul motorino che il ragazzino regala la grande capacità di ringraziare la vita, nonostante tutto. Il racconto infatti prosegue e Pietro scrive: «Comunque come pilota non sono male e devo dire che a parte questo incidente non ne ho fatti altri. In strada cerco di stare molto attento: l'anno scorso, ai tempi della fiera, sono andato alle giostre con questa carrozzina perché avevo voglia di fare un giro nel parco e mi sono divertito un mondo. Avendo una buona velocità e la possibilità di fare l' impennata si può immaginare quanto mi sia divertito. Penso che questa stessa sensazione la cerchino e la trovino i miei coetanei quando usano il motorino». Ma il -Bolide viene cambiato e allora Pietro racconta che «c'è mancato poco che mi mettessi a piangere; è stato veramente esaltante guidarla perché mi ha sempre regalato fortissime emozioni». Adesso Pietro ha il 'muletto' che usa in sostituzione della carrozzina di prima. «Pur regalandomi le sue emozioni non è alla sua altezza. Chissà - scrive - se tra qualche anno riuscirò ad averne una con una autonomia di almeno 100 chilometri e una velocità di 50 orari. Il mio sogno è di potere gareggiare con altre carrozzine in circuiti appositi... Il mio desiderio di possedere una carrozzina è sicuramente più forte di quello che hanno i ragazzi per lo scooter. Usarla mi rende autonomo e di conseguenza mi fa sentire uguale agli altri e vi posso assicurare che per persone come me vuol dire tanto...».
a cura di Viviana Bruschi
Nota
Il testo integrale del tema «Il motorino, desideri e sogni di un adolescente» è stato pubblicato dal mensile "Famiglia Oggi" nel numero di ottobre dedicato agli "Adulti disabili - autonomi oltre la famiglia"
Per chi vuole approfondire online:
integrazionescolastica.it: Gli studenti raccontano “Il motorino” desideri e i sogni di un adolescente.