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D.A. Dynamic Air: "Integrazione di qualità"

"Tanti gli insegnanti che si impegnano per promuovere la qualità dell’integrazione scolastica e sociale degli studenti disabili o in situazione di svantaggio. Qualità che significa innanzitutto specializzazione del ruolo e della professionalità dei docenti di sostegno, attraverso un'adeguata formazione. La scuola italiana presenta alcune punte di eccellenza nella ricerca della qualità dell’integrazione scolastica che possiamo considerare uniche se confrontate con altri Paesi europei, ma è necessario rivedere, dal punto di vista normativo, le modalità di formazione iniziale e in servizio rivolte ai docenti di sostegno e in generale a tutto il personale scolastico sulle fondamentali tematiche dell’integrazione". Intervista al Presidente FADIS Nicola Quirico pubblicata su D.A. Dynamic Air , la rivista per superare le barriere culturali.
Di quali attività si occupa la FADIS?
La Federazione Associazioni di Docenti per l'Integrazione Scolastica si è costituita nel gennaio del 1998 a Bologna. Alla federazione aderiscono le associazioni di docenti di sostegno specializzati che riconoscono come loro comune obiettivo la promozione della qualità dell'integrazione scolastica e sociale degli alunni in situazione di handicap e di svantaggio iscritti nelle sezioni e nelle classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado. Fin dalla sua costituzione la federazione ha sempre sostenuto la centralità della ricerca della qualità dell’integrazione scolastica nei processi di riforma in atto nella scuola italiana. Per la FADIS è fondamentale riqualificare il ruolo e la professionalità dei docenti di sostegno specializzati, attraverso l’istituzione di una specifica classe di concorso.

Oggi la situazione nelle nostre scuole non è proprio rosea…
Siamo a conoscenza da diversi anni della situazione di riduzione delle ore assegnate al personale docente specializzato che si occupa delle attività di sostegno all'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap nelle scuole. Le denunce da tempo presenti su diversi organi di informazione rispecchiano una realtà non certo confortante e non solo i docenti di sostegno lamentano questa situazione, ma anche i genitori che sono, insieme ai loro figli, i diretti interessati. In particolare proponiamo che per la determinazione degli organici di sostegno, legata alle leggi finanziarie dello Stato, siano destinate quelle risorse necessarie che consentano la definitiva cancellazione del rapporto 1:138 a favore dell'introduzione del rapporto 1:2, un insegnante di sostegno ogni due alunni in situazione di handicap. Questo nuovo parametro ridurrebbe l'eccessivo ricorso alle deroghe che in questi anni è stato fatto in maniera caotica e non omogenea su tutto il territorio nazionale. Un altro parametro importante per il raggiungimento e il mantenimento della qualità dell’integrazione scolastica è strettamente legato al numero di alunni per classe, in presenza di allievi in situazione di handicap. In particolare il DM 141/99, pur tutelando in certi casi la possibilità di formare esclusivamente le classi iniziali con la presenza di più di un alunno in situazione di handicap entro il limite di venti alunni, di fatto resta vincolato al contenimento dell’organico assegnato alle scuole dalle direzioni scolastiche regionali. Pertanto si ribadisce la necessità di formare classi con non più di 20 alunni se presente una persona in situazione di handicap grave o più di una persona in situazione di handicap.

E riguardo ai finanziamenti?
Riguardo ai finanziamenti per l'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap si può far riferimento a diverse norme nazionali e regionali che prevedono l'assegnazione di fondi specifici. Alcune di queste norme possono essere consultate nel sito www.integrazionescolastica. it. In particolare vorrei segnalare la recente circolare ministeriale n. 60 del 16/07/2003 che attribuisce la somma di € 3.714.343,00 per potenziare e qualificare l’offerta di integrazione scolastica delle istituzioni scolastiche. Il 90% del finanziamento sarà assegnato alle scuole di ogni ordine e grado che attualmente accolgono oltre 146.389 alunni in situazione di handicap. Il restante 10% del finanziamento servirà agli Uffici Scolastici Regionali per promuovere iniziative di programmazione, coordinamento, verifica e auto valutazione delle iniziative messe in atto.Tali iniziative dovranno essere coordinate con la collaborazione degli Enti Locali, dei Servizi Sanitari e delle Associazioni. Dal punto di vista delle istituzioni scolastiche è necessario che tutti i progetti rivolti all'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap siano inseriti nel POF (Piano Offerta Formativa). Purtroppo è bene ricordare che i tempi per l'approvazione del progetto e l'assegnazione dei fondi da parte del Ministero e delle sue strutture periferiche sono spesso molto "dilatati" e non sempre coincidono con i tempi che regolano l'attività didattica delle scuole.

Qual è il vostro impegno sul fronte della formazione del personale scolastico?
In questi anni la federazione si è impegnata per la difesa della qualità dell’integrazione scolastica e sociale promuovendo diverse iniziative legate alla formazione del personale scolastico coinvolgendo anche associazioni dei genitori, istituzioni scolastiche, docenti universitari ed esponenti del mondo politico nazionale e europeo. La FADIS è stata inserita nell'elenco delle associazioni professionali e delle associazioni disciplinari collegate a comunità scientifiche quali soggetti qualificati per attività di formazione riconosciute dal MIUR ai sensi del D.M.177/2000.

Internet può rappresentare una risorsa per migliorare l’informazione sui temi dell'integrazione scolastica?
Da sempre la FADIS ha prestato grande attenzione all'utilizzo delle nuove tecnologie ed in particolare di internet come strumento per la diffusione delle informazioni e come risorsa per la documentazione di materiali e risorse rivolte a migliorare la qualità dell'integrazione scolastica e sociale delle persone in situazione di handicap. La federazione gestisce un proprio sito consultabile al seguente indirizzo: http://www.integrazionescolastica.it Dal sito della federazione è possibile iscriversi gratuitamente al notiziario telematico dei docenti di sostegno specializzati: FADISnet, rivolto a tutti coloro che si occupano di integrazione scolastica e sociale. Obiettivo del notiziario è rendere accessibile al maggior numero di soggetti informazioni selezionate e costantemente aggiornate sulle seguenti tematiche: normativa scolastica e attività parlamentare, interventi di docenti di sostegno specializzati, segnalazioni di risorse in rete, presentazione di materiali sull'handicap e le nuove tecnologie, iniziative per la formazione dei docenti di sostegno, selezione di articoli pubblicati sulla stampa locale e nazionale, segnalazioni di siti e risorse presenti in rete.

Quali sono i principi sui quali si deve basare oggi una integrazione scolastica reale, di qualità?
La scuola italiana presenta alcune punte di eccellenza nella ricerca della qualità dell’integrazione scolastica che possiamo considerare uniche se confrontate con altri Paesi europei. Il vero cardine della promozione della qualità è sicuramente la ricerca della professionalità dei docenti. In particolare è necessario rivedere, dal punto di vista normativo, le modalità di formazione iniziale e in servizio rivolte ai docenti di sostegno e in generale a tutto il personale scolastico sulle tematiche dell’integrazione. Come FADIS riteniamo positivo il fatto che tali iniziative di formazione siano state affidate in questi ultimi anni alle Università, anche se si tratta, a nostro avviso, di un percorso ancora in fase di attuazione e che necessita di interventi migliorativi.

Fonte:
D.A. Dynamic Air: Anno IV - numero 3 - settembre 2003

Nello stesso numero:
"Storie di ex ultimi della classe" - Erano ultimi della classe. Ultimi perché non sapevano fare le stesse cose degli altri. Persi in una dimensione diversa. A fare la differenza può essere l’impegno e la caparbietà di un insegnante di sostegno. Sostegno nel cammino verso piccole, ma fondamentali conquiste quotidiane che hanno fatto crescere Alessandro, Matteo, Pia, e tanti altri bambini, rendendoli più forti, insieme alle loro famiglie, per far emergere le proprie qualità, per essere più autonomi, per vivere in maniera serena. Antonella Vandelli è una insegnante che ha raccolto in un piccolo libro la sua esperienza accanto a questi bambini disabili: “La mano nel cappello” racconta le storie di alcuni di loro, storie semplici, ma straordinarie, perché testimoniano come la passione possa essere determinante per superare limiti e barriere.
di Antonella Vandelli

D.A. Dynamic Air Associazione Onlus
La rivista per superare le barriere culturali
Internet: http://www.daonline.info/